ISEE Postepay: come ottenere la certificazione per la dichiarazione DSU

Quando si possiede una carta prepagata, ottenere i dati per il rilascio della certificazione per l’ISEE può diventare una procedura molto frustrante, che richiede la ricerca di numerosi documenti e la perdita di una grande quantità di tempo. La questione diventa tanto più impegnativa quante più carte o conti correnti si hanno all’interno del proprio nucleo familiare. Tuttavia, se si possiede una carta Postepay, tutto ciò che serve ai fini del calcolo dell’ISEE è facilmente reperibile online tramite pochi, semplici passaggi.

Di seguito, dunque, vedremo innanzitutto cos’è esattamente l’ISEE e perché potrebbe essere molto importante averlo a disposizione. In secondo luogo, affronteremo le modalità con cui è possibile richiedere online la giacenza media della Postepay per la certificazione ISEE, quali sono i requisiti per farlo e com’è possibile ottenere assistenza nel corso della procedura. Infine, vedremo un aspetto a cui è particolarmente importante prestare attenzione al momento della richiesta della propria certificazione per la dichiarazione ISEE quando si possiede una Postepay.

Alla luce di quanto detto finora, se si vuole evitare di perdere tempo nell’affannosa ricerca di un gran numero di dati relativi alla propria carta Postepay, per poi scoprire che questi ultimi erano facilmente accessibili online, è sufficiente proseguire nella lettura.

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ISEE: cos’è, a cosa serve?

La sigla ISEE sta per Indicatore della Situazione Economica Equivalente e, come suggerisce il nome, è un numero che serve come indicatore dando un dato di sintesi atto a rappresentare il livello economico del nucleo familiare a cui si riferisce.

L’ISEE si calcola attraverso una serie di dati, che comprendono il numero di componenti del nucleo familiare in questione, la loro età, i loro redditi e il loro patrimonio mobiliare e immobiliare. In particolare, il calcolo avviene dividendo l’Indicatore della Situazione Economica (ISE) per un quoziente che dipende dal numero delle persone che costituiscono il nucleo familiare.

Ottenere l’ISEE è importante perché la presentazione di questo indicatore serve per ottenere esenzioni o sconti su una serie di spese. È il caso delle tasse universitarie, del canone RAI, delle bollette di acqua, gas ed elettricità e molto altro ancora. In tutte queste circostanze, presentare una certificazione ISEE, nel caso in cui questa sia inferiore a una certa soglia, comporta una riduzione degli importi da pagare o un’esenzione totale.

Quando si richiede?

L’ISEE va richiesto ogni anno, dal momento che scade automaticamente il 31 dicembre dell’anno in cui viene fatto. Esso può essere calcolato autonomamente, servendosi di un servizio di autocompilazione messo a disposizione dall’Inps, oppure affidandosi a un commercialista di fiducia o a un CAF. In tutti questi casi, sarà necessario compilare una cosiddetta Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che verrà poi utilizzata per calcolare l’ISEE. Ai fini della compilazione di questo documento, bisogna disporre di una serie di informazioni e dati da dichiarare. Questi riguardano, ad esempio, il saldo e la giacenza media annua del proprio conto corrente e delle proprie carte prepagate o la situazione di eventuali titoli detenuti.

Nel caso in cui si usufruisca dei servizi offerti da Poste Italiane, quali una carta prepagata Postepay o una Postepay Evolution, tutte le informazioni rilevanti ai fini del calcolo dell’ISEE sono facilmente reperibili dal proprio computer o smartphone. Infatti, è possibile richiederle online in un unico documento in modo rapido e intuitivo. Per farlo, però, è necessario rispettare alcuni requisiti.

Quali sono i requisiti richiesti?

Se si possiede una carta prepagata di Poste Italiane, ad esempio una Postepay, si può richiedere online la certificazione ISEE solo in presenza di due requisiti.

In primo luogo, può richiedere la certificazione solo la persona intestataria della carta stessa. Non è possibile, dunque, che a svolgere l’operazione sia un’altra persona, pur se autorizzata.

In secondo luogo, è necessario che il proprio accesso ai servizi di Poste Italiane tramite app o sul sito poste.it avvenga tramite un metodo di autenticazione forte. Con quest’ultimo si intende, ad esempio, un’autenticazione a due fattori, che, nel caso di accesso da un computer, richiede un secondo passaggio di verifica tramite il proprio smartphone. Nel caso di accesso da un telefono cellulare, invece, un’autenticazione forte richiede l’utilizzo, ad esempio, di un sistema di riconoscimento biometrico, quale un lettore di impronta digitale.

Come richiedere online il certificato per dichiarazione ISEE Postepay?

Una volta accertata la presenza dei requisiti indicati sopra, la procedura per richiedere online la certificazione per la dichiarazione ISEE Postepay è piuttosto semplice.

Per prima cosa, è necessario accedere alla propria area riservata sul sito poste.it, inserendo il proprio nome utente e la password. Una volta fatto ciò, bisogna recarsi nel menu a tendina disponibile in alto a sinistra, selezionare ‘Conti Carte e Finanziamenti’ e, nella sezione ‘In evidenza’, cliccare su ‘Richiesta ISEE’. A quel punto, si verrà reindirizzati in una pagina intitolata “Rilascio Certificazione per dichiarazione ISEE” dove è disponibile un pulsante denominato ‘Richiedi online’. Una volta premuto quest’ultimo, bisogna inserire il tipo di certificazione di cui si ha bisogno e l’anno di riferimento. Una volta fatto ciò, è sufficiente indicare un indirizzo email per ricevere nella propria casella di posta elettronica il documento richiesto.

Attenzione: Nel caso di una Postepay standard, in questo documento sarà contenuto essenzialmente il saldo della carta al 31 dicembre dell’anno indicato. D’altro canto nel caso di una Postepay Evolution, trattandosi di una carta dotata di IBAN, la certificazione indicherà anche la giacenza media Postepay riferita all’anno richiesto.

Qual è il periodo a cui fare riferimento ai fini del calcolo dell’ISEE?

Quando si avviano le procedure per calcolare l’ISEE, è bene prestare attenzione al periodo di riferimento. Infatti, l’ISEE si riferisce sempre all’anno solare precedente a quello in cui l’indicatore viene calcolato. Così, l’ISEE calcolato nel 2022 misura la situazione economica del nucleo familiare in questione nel 2021.

Alla luce di ciò, quando si richiede la certificazione ISEE in riferimento ai servizi di Poste Italiane, bisogna assicurarsi di scegliere il periodo di riferimento corretto. In particolare, nel caso di una carta prepagata, ad esempio una Postepay Evolution, bisogna richiedere il saldo al 31 dicembre dell’anno precedente a quello in corso e la giacenza media della Postepay relativa a quello stesso anno. In questo modo, si otterranno tutte le informazioni necessarie al calcolo dell’ISEE Postepay Evolution.

Come richiedere assistenza in caso di difficoltà?

Esistono due modi per ottenere assistenza nel caso in cui si riscontrino difficoltà nella procedura.

La prima modalità consiste nel contattare il numero verde gratuito 800.003.322, dove è possibile chiedere chiarimenti e informazioni. Il numero è attivo tutti i giorni, esclusi i festivi, dalle ore 8:00 alle 20:00.

Il secondo modo per ottenere assistenza consiste nell’iniziare una chat con un operatore di Poste Italiane. Ciò è possibile a partire dalla pagina “Rilascio Certificazione per dichiarazione ISEE”, già citata in precedenza, recandosi nella sezione ‘Assistenza’ e cliccando sul link di riferimento.

Conclusioni

Come si è letto, richiedere il dato utile per ottenere la certificazione ISEE è abbastanza semplice se si seguono le procedure indicate sopra. Una volta eseguite, Poste Italiane invierà una mail all’indirizzo di posta indicato comunicando tutti i dati necessari alla compilazione del modello DSU (a Dichiarazione Sostitutiva Unica) così da poter poi ottenere la certificazione.

Grazie per aver letto questo articolo. Speriamo vivamente che le cose lette siano di aiuto quando sarà il momento di richiedere questo genere di documentazione. Se qualcosa non è chiaro, per favore segnalatecelo e cercheremo di rivedere e migliorare l’articolo.

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